Terra Santa

L’ITINERARIO DELLA MADRE SULLE ORME DI UN PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA PREPARATO DAL MISSIONARIO SALETTINO P.CELESTE CERRONI

di Filippo MARINO

   Kairè Maria! L’abbiamo pregato a Nazareth la “salutazione angelica” quella che invitava e invita la Santa Vergine e, di riflesso, il mondo intero a “gioire” con la Madre del Verbo Incarnato.

“Et Verbum caro hic factum est”: senza lo Spirito Santo nè Maria poteva partorire il Figlio Gesù, seconda Persona della Santissima Trinità – e quindi Dio nostro e nostro fratello, né noi possiamo addentrarci nel quotidiano mistero dell’essere e dell’esistere.

   Allora l’itinerarium Matris è stato di supporto indispensabile alla scoperta delle “vie del Figlio”allorquando ti proponi di conoscere il Cristo attraverso Maria sua Madre. E P. Celeste Cerroni, missionario salettino, nel preparare il pellegrinaggio in Terrasanta per un gruppo di quattordici persone di diversa età, estrazione sociale e provenienza geografica ha fatto riferimento proprio ad un tal genere di considerazioni se, innamorato com’è della Madonna, ha voluto che i passi dei pellegrini si muovessero in tal senso.

   Ci sono dei “loci communes” nei Vangeli attraverso cui è possibile individuare come la presenza di Maria, discreta e silenziosa, influenzi fatti, cose e persone… Pensiamo alla stazione dello Stabat al Santo Sepolcro o alla preghiera dei discepoli nel Cenacolo riportata in Atti 1,14 la Madre del Redentore costituisce pur sempre un punto di riferimento imprescindibile nell’intelligenza dei luoghi e di tutti i momenti della vita del Cristo. Luca docet.

   Mai meglio di qui e come ora è possibile percepire la presenza di questa Madre come “via, scorciatoia” che porta a Gesù. Il luogo della nascita della Madonna vien fatto risalire, partendo da un’indicazione del Protovangelo di Giacomo, in un luogo situato nelle vicinanze della Piscina Probativa nei pressi del Tempio dove sorge oggi una bellissima Basilica crociata in ossequio al fatto che i genitori di Maria, Gioacchino ed Anna, erano di Gerusalemme.

   Ma la Tradizione più in voga a tal riguardo è quella che vede Maria come Giuseppe nazaretani: entrambi erano di modeste condizioni sociali e ciò lo si deduce anche dall’offerta delle due colombe fatta al Tempio al momento della presentazione di Gesù.

   Riguardo il luogo della nascita della Madonna non mancano Tradizioni diverse come quella che indica nella galileiana Sefforis la città di nascita di Maria che al momento dell’annuncio dell’Angelo non poteva che avere 13-14 anni, età normale per il fidanzamento di una ragazza nata dunque verso il 22 e il 18 a.C. A Lei incinta la cugina Elisabetta rivolge una “beatitudine”che le sgorga dal cuore sentita e prorompente perché la riconosce sotto l’ispirazione dello Spirito “Madre di Dio”. E di quali momenti la beatissima Vergine e Madre conserva felice ricordo nel suo cuore? Sono tutte quelle circostanze, pensieri, azioni che riferiti dai Testi Sacri la suggellano Madre del Redentore e Madre dell’Umanità in cammino.

   Così dalla nascita di Gesù, all’incontro con Anna e Simeone, alla visita dei Magi, alla fuga in Egitto, ai trent’anni della vita nascosta di Gesù, alle nozze di Cana, alla presenza ai piedi della Croce, alla risurrezione di Gesù, la Madre del Redentore è co-protagonista di quell’itinerarium Salutis che la vuole sempre accanto al Figlio per la salvezza del genere umano. Anche il mistero della dormitio Mariae ha del meraviglioso in questa economia della redenzione: è l’esaltazione e la glorificazione del corpo che in maniera inusitata e pur sempre significativa si celebra in due luoghi gerosolimitani: il Santuario dell’Assunzione e la Tomba di Maria. Fu Andrea da Creta nel I sec. a suffragare studi e preghiere della Traditio fino a quando il Servo di Dio Papa Pio XII con la Bolla “Munificentissimus Deus” il 1.XI.1950 sancì come Verità di Fede inoppugnabile l’Assunzione al Cielo della Vergine Madre Maria in anima e corpo.

   Nei luoghi santificati dalla presenza di Gesù e degli Apostoli il ruolo di Virgo-Mater Dei risulta ancor più grande sicchè ci accorgiamo – e gli stessi “Discorsi” di San Bernardo ce lo testimoniano- come Lei, Onnipotente per Grazia, è stella di riferimento per il Figliolo Gesù e per noi. Nel presepio, in grembo alla Vergine, mentre predica al Monte delle Beatitudini, mentre passa la notte in preghiera, mentre pende e muore sulla Croce, mentre libero da morte scende agli inferi,  quando risorge il terzo giorno e mostra agli apostoli le trafitture dei chiodi quali segni di vittoria, e, finalmente, mentre sale al cielo sotto i loro sguardi l’itinerario di Cristo è parallelo a quello della Madre perché s’interseca in entrambi – anche se in modo diverso- la glorificazione del corpo umano. Non per nulla sin dai tempi più antichi i primi cristiani hanno identificato nell’Assunzione al Cielo di Maria il segno tangibile del nostro peregrinare verso la Salvezza che è Cristo chiamando, appunto, l’Assunzione della Madre “Pasqua di Maria”. E il Magnificat segna il culmine dell’esultanza dell’anima nel Signore, segno imprescindibile di umanità e di semplicità “in Domino” che rende il nostro cuore proteso verso i misteri cristologici e mariani perché sanziona per sempre la protezione di Maria verso chi L’ama o L’invoca.

   La mariologia addita perciò nel segno degli umili la rinnovata amicizia con Dio che, collaudata dalla Fede, non disdegna l’apporto della Scienza accreditata dalla preghiera per la valorizzazione degli stessi Luoghi Santi in un afflato di Grazia e di Bene disponibili per quanti si accostano con animo retto e sincero alla Vergine Madre che stende tuttora su ognuno di noi il suo materno mantello di protezione.

 

                                                                                                             Filippo  MARINO

 

 

Comunicazione

 

Il Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi mons. Luciano BUX

unitamente al MRP Celeste CERRONI, missionario de La Salette

presenteranno il libro “TERRA SANCTA, TERRA MATER”

presso il Palace Hotel di Gioia Tauro venerdì 10.XII.2010

alle ore 17,30. Siete tutti invitati   (L’AUTORE)

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