Cambia il Padre Nostro

Dal prossimo mese di Maggio il cambiamento del “Padre Nostro” in Italia e nel mondo.

Gli studi del palmese Prof. Filippo Marino hanno indotto la revisione 

di Giuseppe Cricrì

Potremmo definirla epocale!! Si tralla della sostanziale modifica che dal prossimo mese di maggio, in tutto il mondo, vedrebbe cambiare la frase “Non c’indurre in tentazione” contenuta nella preghiera delle preghiere, insegnataci direttamente da Gesù, il “Padre Nostro”, in “ Non abbandonarci alla tentazione”. Questa variazione è stata ufficialmente accolta dal Vaticano a seguito dello studio condotto dal palmese prof. Filippo Marino, filologo, mariologo, membro della”Pontificia Accademia Mariana” che già anni addietro aveva sollevato la vexata quaestio.

Tutto nasce il 26 agosto 1993 allorquando in una intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud dal titolo “L’errore di un’omissione nel Pater Noster”, successivamente ripresa dal Corriere della Serae dal settimanale Gente, il Prof. Marino parla di una felice intuizione ispirata dalla Madre Celeste, Sedes Sapientiae e di una conseguente, laboriosa  ricerca, compiuta da egli stesso presso l’Istituto Universitario di Letteratura Cristiana antica di Bari. Egli infatti scopre che il testo della preghiera aveva risentito, sin dai secoli bui del medioevo, della “svista” di un copista amanuense che ha ignorato un “aliquis”, evidenziando con lo svarione, un senso contraddittorio e non corrispondente a verità della frase che attualmente si recita.

Il «Pater Noster», spiegava Marino nell’intervista «non poteva contenere errori quando è stato pronunciato dalla bocca del Salvatore, e neppure nelle prime stesure apostoliche…». Tutto ciò pone la premessa per un ragionamento che induce a chiederci: come può Dio, infinitamente misericordioso, indurre in tentazione? L’effetto di questo percorso intellettuale ha scaturito la importantissima revisione che ha portato alla decisione già presa dalla CEI, tre anni or sono, per i testi biblici, mente ora si attende la stessa decisione per i testi liturgici ( messali, lezionari etc)

Madreterra si pregia di accogliere questa importante notizia offrendo al Prof. Marino, già ospite delle sue pagine, l’occasione per chiarire il suo pensiero. La città di Palmi e tutta la gente calabra potrà sentirsi orgogliosa del fatto che proprio da questa terra, troppo spesso bistrattata, ingiuriata e martoriata, parte un significativo, emblematico segnale di cambiamento che, ritoccando il testo della preghiera più cara ai cristiani, potrà toccare la mente ed i cuori di tutti gli uomini e le donne della terra.

 

 

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